domenica, aprile 26, 2009

Il parco della ca' bura, Corticella.

Interessante area verde nella periferia di Bologna. L'ambiente è ben curato e tenuto pulito. E' presente un percorso vita per chi non può stare fermo a prendere il sole. Ci sono i castelli con gli scivoli per i bambini. Una gelateria. Il bagno pubblico e una area ortiva. Il punto premiante è comunque il laghetto con palafitta per l'osservazione degli animali. Il verde è ben curato.

Ieri un raduno di filippini (ipotesi da confermare ma la faccia era quella) che, al suono di musica a tutto volume proveniente da una loro auto, facevano balli di gruppo divertendosi come matti... anche chi li vedeva si divertiva...

...questa testimonianza perché, da utente, ho visto questo luogo in condizioni ben peggiori e con ben meno raccomandabili frequentazioni.

Qualche foto.

Si fa presto a dire sono solo margheritine.


Si fa presto a dire sono solo margheritine... bis.


Coppia felice.


Il brutto anatroccolo non può certo mancare...


Nella tana dei draghi.


etc etc...

Ps: se volete c'è modo di sostenere il parco e chi lo cura donando il proprio 5 per mille alla onlus della ca' bura.

giovedì, aprile 23, 2009

Occasioni mancate.

In seguito all'11 settembre Tiziano Terzani ingaggiò un dialogo a distanza con una controparte a dir poco di valore ed agguerrita Oriana Fallaci. Le lettere che Terzani scrisse in quei giorni furono raccolte in un libro noto a molti e dal titolo "Lettere contro la Guerra"

Incipit: "Ci sono giorni nella vita in cui non succede niente, giorni che passano senza nulla da ricordare, senza lasciare una traccia, quasi non fossero vissuti. A pensarci bene, i più sono giorni così, e solo quando il numero di quelli che ci restano si fa chiaramente più limitato, capita di chiedersi come sia stato possibile lasciarne passare, distrattamente, tantissimi. Ma siamo fatti così: solo dopo si apprezza il prima e solo quando qualcosa è nel passato ci si rende meglio conto di come sarebbe averlo nel presente. Ma non c'è più."

Ovviamente l'11 settembre è un bello spartiacque.

Sempre dal libro: "Il mondo non è più quello che conoscevamo, le nostre vite sono definitivamente cambiate. Forse questa è l'occasione per pensare diversamente da come abbiamo fatto finora, l'occasione per reinventarci il futuro e non rifare il cammino che ci ha portato all'oggi e potrebbe domani portarci al nulla. Mai come ora la sopravvivenza dell'umanità è stata in gioco."

Il riferimento è ancora una volta all'11 settembre.

Il tema della recessione, parallelamente, mi fa ragionare su un aspetto analogo: una crisi economica e finanziaria provocata, oltre che da congiunture non separabili dagli eventi del 2001 (attacco, rappresaglia, Iraq etc.etc.), dal peccato originale di regole lasche e sempre più lasche in termini di trasparenza, tracciabilità e bilanci (di banche, singoli, grandi aziende e, credo senza troppe smentite, stati nazionali) farebbe pensare che la cura potesse essere una riscrittura delle stesse regole economiche... su questo argomento sono meno ferrato che su ogni altro quindi non mi spingo oltre... Mi vengono in mente gli articoli di più o meno illustri economisti (non so giudicare) che vedono quel nero di cui molti non si curano. Un esempio di soluzioni estreme, a proposito del nero che non esiste, e di regole nuove, grazie sempre ad un amico che me li ha indicati.

Sono e restano occasioni... mancate. Perchè?