domenica, agosto 26, 2012

Fifty-two weeks! 18 di 52

Passeggiata in campagna verso il tramonto. La stagione volge al termine e alcune nuvole si fanno pesanti più di altre. Non sono particolarmente soddisfatto di questa foto: non sono riuscito a dare corposità alla nuvola. E' un tema da approfondire.


Dati di scatto: ISO 100, f/8, 1/400s, obiettivo SONY SAL35F18

Neil Armstrong

Radio Neil è sempre in onda.


domenica, agosto 19, 2012

Fifty-two weeks! 17 di 52

Sottotitolo "Lilli e il vagabondo".
Un mucchio di paglia ed... è subito merenda!


Dati di scatto: ISO 100, f/4, 1/500s, obiettivo SAL85F28.


domenica, agosto 12, 2012

Fifty-two weeks! 16 di 52

Domenica cittadina, non così deserta come ci si sarebbe potuto aspettare in un anno normale... ma questo è quello dell'apocalisse.
A Bologna uno dei parchi cittadini più conosciuto e grande è quello intitolato alla regina Margherita. La caratteristica principale di questo parco è, a mio avviso, oltre agli alberi secolari e al laghetto, la presenza di enormi vialoni che separano le aree verdi. Lo spiazzo dietro la statua di Vittorio Emanuele II è sempre cooptato da un gruppo di acrobatici pattinatori in linea. Basta una fila di bicchierini o conetti neri rovesciati e, a turno, partono gli slalom. Loro sono li per mostrarsi ed è gradevole guardarli, oggi ero armato di reflex... click.


Dati di scatto: 1/250 sec, f/4.0, ISO 400, SAL85F28
Ho applicato una curva di correzione dei livelli che assomiglia ad uno sviluppo n-1 adatta per riportare un po' in basso il livello dell'asfalto che tendeva ad essere sovraesposto senza toccare troppo le ombre. Ho aumentato leggermente il contrasto sulla ragazza.

venerdì, agosto 10, 2012

Lago di Garda, dintorni. BIS

Come ho scritto nel post precedente continua l'elaborazione degli scatti di domenica. Quella che segue è la composizione di più fotografie prese dalla cima del monte Baldo. Si vede il lago di Garda ma soprattutto si vedono, sfumate via via sullo sfondo, le formazioni montuose che si susseguono sui vari piani. Mi piaceva l'idea di queste sovrapposizioni velate dalla foschia. La dominante blu è data dalla distanza ma non mi disturba, ho solo ridotto parzialmente la saturazione di tutto ciò che non è cielo.


Per poterla apprezzare va vista a schermo intero, vi invito a cliccare la foto.
Dati di scatto: 1/320 sec, f/11, ISO 100, SONY SAL35F18.


giovedì, agosto 09, 2012

Lago di Garda, dintorni.

Le foto di domenica sono una marea. Ne sto scegliendo alcune da postare qui e su G+. Quella che segue ritrae un castello arroccato su uno sperone di roccia nei pressi di Arco. Ci stavamo dirigendo verso Riva del Garda provenendo da Bosco Chiesanuova e, dietro una curva di un tornante, è spuntata la rocca. Ho parcheggiato nel primo stradino privato che ho trovato e ho cercato a piedi il miglior punto per scattare. Ho fatto diversi tentativi prima col 35mm poi con l'85mm. Con l'ottica corta il castello si perdeva nel fotogramma, scartata. Ho messo l'85 e scattato. Perfetto. Ho chiuso un pelo il diaframma (f/3.5) pensando che a tutta apertura avrei avuto una profondità di campo troppo esigua ma così facendo lo sfondo risulta anche troppo definito nel file RAW. Non era necessario chiudere comunque la differenza penso sia piuttosto esigua (2/3 di stop di diaframma). Ho corretto il "difetto" con una sfocatura gaussiana limitata allo sfondo mediante mascheratura.


Ho corretto un po' i contrasti e l'equilibrio sul bianco rendendo lo scatto un pelo più caldo.
Dati di scatto: 1/640 sec, f/3.5, ISO 100, SAL85F28.

Seguiranno altri scatti.


mercoledì, agosto 08, 2012

Kaopansa 2012

L'incontro con i monaci buddhisti (thailandesi) presenti al tempio Nyanasamvara in occasione del Kaopansa, come spesso accade, prevede il rito di offerte di cibo. I monaci infatti si nutrono di quanto viene loro donato, le eccedenze vengono a loro volta distribuite ai bisognosi. Nella foto che segue il quintetto di monaci è dunque schierato in attesa dei fedeli. Tali rituali si svolgono di mattina: la regola infatti impone ai monaci di nutrirsi soltanto in questa frazione delle 24 ore.


Dati di scatto: 1/160 sec, f/11, ISO 100, obiettivo SAL35F18

Aggiungo uno degli scatti che ho eseguito poco dopo: si vedoni, come nel primo, i monaci schierati e, di fronte ad essi, i fedeli che porgono nelle ceste le offerte di cibo. Fedeli e monaci sono scalzi. Se notate una certa cautela delle donne e dei monaci nel porgere e ricevere il cibo la ragione è, ancora una volta, nella regola: il monaco non può sfiorare una donna neppure per sbaglio: il contatto non è ammesso.



I dati di scatto sono i medesimi della foto precedente.

martedì, agosto 07, 2012

Fifty-two weeks! 15 di 52

Giornata al fresco delle Alpi dietro il lago di Garda, luogo una vallata alle spalle del monte Baldo. Tempio Nyanasamvara sede delle celebrazioni del Kaopansa, ricorrenza buddhista. Il posto merita: è incastonato fra alte pareti, il cellulare si affanna ma non prende, i boschi sono tutto attorno. Devo sistemare le molte foto fatte, questa è solo un primo approccio ai ricordi digitali di una fresca domenica.


Dati di scatto: 1/2000 s, f/2.8, ISO 100, SAL85F28. Ho solo controllato un po' il contrasto.

sabato, agosto 04, 2012

Homo (non) Sapiens

Scelte a caso fra le mie sottolineature recenti:

L'inesattezza, l'incompetenza, lungi dall'attenuare la sicurezza, la rinsaldano[...]

[...]di qualcuno che ammiriamo con un senso di fiducia, noi raccogliamo, citiamo con ammirazione cose assai inferiori a quelle che, abbandonandoci al nostro gusto personale, rifiuteremmo rigorosamente[...]

La prima parla dell'arroganza di chi porta con orgoglio il proprio monte di ignoranza, la seconda parla di dinamiche proprie delle relazioni interpersonali, un mio vecchio punto fisso: il decadimento delle difese, la latitanza dello spirito critico di fronte alle notizie, le nozioni ed i concetti riportati da "amici". 

La concomitanza delle due condizioni umane è Facebook e tutti quei contenitori caratterizzati da un accesso democratico alla produzione di contenuti.

Se può consolare, almeno quanto possa farlo l'assenza di un rimedio, quelle frasi hanno, più o meno, un secolo.

giovedì, agosto 02, 2012

Imperfezioni a Labante

La fotografia è un mezzo espressivo, serve perciò per comunicare qualcosa.
Quando parliamo alla gente, agli amici o anche a noi stessi, per chi frequenta la neuro, non sempre usiamo un lessico esatto, una grammatica impeccabile o la più indicata forma di rispetto per l'interlocutore. Scappa il congiuntivo, un accento preso nella folla origliando in maniera coatta la telefonata insolente del vicino arrogante, la parola di più che a qualcuno offende e a tutti spiega meglio di mille frasi, la punteggiatura seminata. Imperfezioni. Io apprezzo la forma come qualità estetica del tutto irrinunciabile quanto se non oltre il messaggio stesso. Quantomeno in negativo la questione è per me escludente: una forma rozza o volgare, come la prima impressione di una nuova conoscenza, mi limita nell'approfondire... ma qui andiamo oltre l'imperfezione. L'imperfezione può essere creativa, può aggiungere e non togliere. L'imperfezione può essere parte integrante, un valore aggiunto alla comunicazione. Per capirci: tutti noi abbiamo ben in mente quel genio della parola che è Trapattoni.
Quando il mezzo espressivo è la fotografia le imperfezioni sono gli errori di esposizione, i riflessi, il rumore, il mosso, ecc.ecc... tutte caratteristiche che se volute, controllate, gestite possono essere parte integrante, assumere valore estetico, portare a destinazione un messaggio. E allora, come scritto da Rodolfo Serpi sul suo blog, si assiste ad una ricerca in direzione contraria a quella della qualità pura: un ritorno al passato o, meglio, una ricerca puramente estetica sul risultato finale che si vuole retrò. Il bianco e nero sono come un capo che non passa mai di moda. Le foto da vecchio baule trovato in soffitta ottenute con Instagram sono ubiquitarie.

Non per volerne fare un discorso dal gusto un po' snob ma... di tutto ciò che si vede si salva comunque poco: gli automatismi di certe app fanno foto mediamente decenti ma identiche, per tutti.

La foto che segue è stata acquisita ragionando sullo scatto, il riflesso ben visibile sul lato sinistro della cascata non è stato cercato ma è stato comunque messo in conto a tempo di ripresa.
Uso sempre l'esposimetro in funzione spot della mia Alpha390 e questo, oltre alla mia (limitatissima) esperienza, mi aveva avvertito dell'estrema variabilità della scena che segue. Il sole quasi nell'inquadratura e l'ombra... non c'è modo di portare su carta questa gamma di esposizioni. Bene, il ragionamento è stato quello di riuscire a comunicare la luce della scena senza rinunciare a troppi dettagli nelle ombre. Volevo che le goccioline brillassero come scintille. Ho scelto di esporre per le zone in ombra sapendo che avrei bruciato le luci sulle quali però, in post produzione, c'è di gran lunga più margine per recuperare. La ripresa è stata fatta da quell'angolo perché volevo che il sole fosse molto vicino all'inquadratura: luce, natura, acqua... vita. Il riflesso (lens flare) era nel conto, non avrebbe tolto nulla alla foto.


Dati di scatto: 1/160 sec, f/11, ISO 400, obiettivo SONY SAL35F18. Probabilmente se non avessi usato il filtro skylight il riflesso sarebbe stato assente o più limitato... e magari la foto più banale.