sabato, febbraio 18, 2012

Una goccia nel blu - Fotografare le gocce

Fotografare le gocce, i centri concentrici che si dipartono dal punto di impatto, il rimbalzo, un momento magico che si vorrebbe fissare. Può sembrare una operazione complicata, un colpo di fortuna, eppure non è così. Bisogna creare l'occasione, forzare l'attimo e nulla funziona meglio della ripetizione seriale. Si ok, ma come? Tempo fa vidi un filmato su G+, ve lo riassumo così:



Dettagliamo un po' il mio goccia-kit, di cosa avete bisogno?
  1. treppiede alto cui appendere un sacchettino pieno d'acqua (che nella foto appare ormai sgonfio, si sembra... ok, non approfondiamo)
  2. un treppiede basso o reversibile come il mio magnifico Manfrotto
  3. la macchina fotografica (se ve la scordate non viene nulla)
  4. una bacinella colma di acqua
  5. Una fonte di luce per alzare un po' le ombre (scattavo col flash e senza luce le ombre erano troppo dure)
  6. un giornale per gli schizzi altrimenti la moglie vi bastona
  7. un ago (occhio a dove lo appoggiate)
Praticando un buchetto nel sacchetto le gocce cominciano a cadere nella bacinella. Una dopo l'altra. Sempre nello stesso punto. Mettete a fuoco in manuale, fate delle verifiche perché è complicato mettere a fuoco una goccia che cade in una bacinella. Per l'esposizione io ho fatto diversi tentativi compensando l'intensità del flash (l'ho forzato al massimo) e cercando di usare uno dei diaframmi migliori per la mia lente: f/8. Per i tempi non vi preoccupate troppo, tanto è il flash che pennella l'immagine. Ho comunque usato un tempo di 1/160 s. ISO 200 perché ISO 100 non mi permetteva i parametri di cui sopra. Fatto? Via con la raffica. Ho un telecomando cinese pagato 2€ compresa spedizione da HK che è una meraviglia. Click-Click-Click-Click-Click-Click-Click-Click-Click-Click-Click-Click-Click-Click.
La maggior parte delle foto sono senza goccia ma qualcuna l'ho beccata!
Come controllare il colore dell'acqua? Il blu della foto che segue deriva direi dal TEFLON della teglia che ho usato. Voglio provare con l'alluminio: il colore argentato è certamente neutro e mi dovrebbe permettere un controllo più creativo sul colore.
Ecco cosa ho tirato fuori in una mezz'oretta di giochini:





A me piace. Ritenterò.

domenica, febbraio 12, 2012

Pietra e neve

La neve è un soggetto affascinante e difficile. Basta davvero poco e risulta completamente bianca, Ansel Adams la definisce gessosa, oppure grigiastra e piatta. La difficoltà sta nel tentare di riportare su carta/monitor deboli variazioni di toni che a occhio nudo sono palesi ma, nella limitata dinamica di una fotografia, appaiono spesso indistinguibili.
Nella foto che segue il soggetto è ovviamente il putto ma la neve che lo ricopre e circonda non può essere trascurata.



Gli interventi su questa foto sono stati molteplici: rotazione e crop, aggiustamento dei livelli della neve sul cuscino che era un po' spenta, aumento del contrasto sul putto, aumento del contrasto sulla neve che circonda il putto (l'avvallamento era debolmente distinguibile nell'originale), desaturazione.

Ho fatto altri tentativi dove la trama della neve appena caduta in condizioni di freddo intenso è decisamente più visibile. Per esaltarne i riflessi ho scelto di avere il sole quasi frontale ma non nell'inquadratura, seguirà.

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Ecco la foto di cui sopra:


In questa foto la texture della neve è evidente, i cristalli riflettono la luce in maniere imprevedibili e forse qualche riflesso speculare è pure di troppo ma aumenta il senso di brillantezza dell'immagine.