venerdì, maggio 01, 2009

FIAT - Chrysler

In breve: accordo raggiunto per l'acquisizione di Chrysler, salvata dal baratro della bancarotta, da parte di FIAT. A questo accordo hanno concorso le volontà delle società, dell'amministrazione USA e Canadese e dei sindacati.

Chrysler si salva e, con l'ingresso di FIAT, ottiene know how necessario a rilanciarsi sul mercato nord americano con auto più piccole, meno inquinanti e soprattutto meno costose. La procedura di "bancarotta chirurgica" dovrebbe recidere dall'azienda solo i rami non produttivi lasciando in piedi una azienda più snella e competitiva.

FIAT rimette piede nel mercato americano appoggiandosi alla vasta rete di vendita di Chrysler. (il fatto che si dica che l'operazione sia a costo 0 secondo me è una favola: FIAT non sborserà un euro ma il know how ha un valore intrinseco non certo secondario a quello di altre attività) Acquisisce inizialmente un 20% del capitale e dei diritti di voto di Chrysler con l'opportunità di portarsi fra il 2013 e il 2016 al 51%.

Le amministrazioni USA e CANADESE avevano ovvi interessi a mantenere i livello occupazionali e salvare al contempo anche l'indotto.

I sindacati hanno concesso i tagli necessari e una certa riduzione del costo del lavoro: oneri necessari al fine di evitare un catastrofico fallimento.

Domanda: visti i facilissimi accostamenti, viste le similitudini riscontrabili come mai nessuno si è preoccupato di garantire l'americanità di Chrysler così come si è fatto per ALitalia difendendola dai francesi mangialumache?

...però forse vale il contrario...

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