domenica, settembre 23, 2012

Cavalieri in battaglia - San Giorgio di Piano

Cavalieri in battaglia
Le statue che ho fotografato qualche sera fa a San Giorgio sono di Nicola Zamboni, scultore bolognese. A quanto pare a fine luglio è saltata fuori la novità che, sembrerebbe, siano state commissionate dal comune e mai pagate... Forse Zamboni non sa che la PA in Italia paga a babbo morto e spesso eredita ciò che acquista per morte o fallimento del creditore. Lunga vita e pazienza a Zamboni. Polemica a parte di cui sono venuto a conoscenza stasera cercando notizie sull'autore le statue sono, a mio parere, molto interessanti. Quella dei 'Cavalieri in battaglia' è molto bella e ben disposta nella cornice della antica porta del paese. I dettagli sono notevoli ma vanno apprezzati da vicino, fortunatamente le statue non sono ne recintate ne disposte in luoghi inaccessibili. Come si vede dalla foto che mostra l'opera nel suo complesso si nota che il luogo è vissuto, l'arte è in mezzo alla gente, gente che potrà anche ignorarla per ignoranza o noia ma l'abitudine al bello è un pregio che per noi è gratis e scontato ma che non ha prezzo... finché dura.

Il volto del cavaliere soccombente è estremamente dettagliato: i baffi, le labbra, il naso sono incredibili, non fossero di quel colore parrebbe esserci un uomo dentro quell'armatura. Su questa foto ho tentato in particolare di esaltare il volto: ho corretto difetti dovuti a sporco depositato sul naso, ho cercato di esaltare i contrasti per far risaltare curve e dettagli applicando modifiche ai livelli dell'immagine, ho desaturato leggermente il viso in modo che l'occhio fosse indotto a ritenerlo di altra materia rispetto al resto.
Il cavaliere vittorioso è in sella al suo destriero possente e dall'aria battagliera: pare di vedere quelle cavalcature nere di certi film e cartoni animati dove gli stessi animali assumo le caratteristiche violente e aggressive del guerriero che trasportano in sella. Questa foto è stata corretta nel senso di trattenere l'attenzione dell'osservatore sul cavallo. Gli edifici alle spalle e le persone sono state leggermente scurite correggendo localmente l'esposizione. Purtroppo il faretto in primo piano è attualmente bruciato e, quindi, il controluce ha limitato un po' i dettagli.
Girando attorno alla statua alla ricerca dei punti migliori di ripresa, seguendo l'idea di voler rappresentare anche il cavaliere vittorioso, mi sono reso conto di un particolare che non avevo notato prima. Evidentemente il mio sguardo era trattenuto da quello che credevo essere uno strano elmo. Si, c'è l'elmo ma da esso spunta quella che ritengo essere una corposa coda di capelli ed in effetti credo proprio che lo sia: l'uomo in sella è una donna.

Tutti gli scatti sono stati realizzati senza flash con la sola luce ambiente.

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